Le droghe «fanno divertire un sacco. Per questo la gente si droga, perché è divertente».
Lo ha detto l'attrice Sienna Miller in un?intervista al a poche settimane dall'uscita del film «Factory Girl», in cui interpreta Edie Sedgwick, la musa di Andy Warhol dedita alla droga e ad ogni altro genere di dipendenza, tanto da morire giovanissima all?età di 28 anni. Sienna ha così ammesso di fare a sua volta uso di stupefacenti, lanciandosi anche in una sorta di ?classifica? delle sostanze da lei predilette, mettendo al primo posto i funghi magici: «Mi piacciono le droghe allucinogene, i funghi che erano legali fino a un anno fa o giù di lì. Se avessi una droga preferita, sarebbero i funghi magici».
«HO PRESO MORFINA» - Per calarsi meglio nella parte di Edie Sedgwick Sienna ha fatto indagini per oltre un anno e alla fine ha scelto la morfina per avvicinarsi ancora di più al personaggio. «Edie usava le anfetamine e poi è passata all?eroina per uscire dalla schiavitù delle anfetamine. Io non avrei potuto fare la stessa cosa, non sono un?irresponsabile. Ho preso delle pillole di morfina, giusto per provare se fosse come un modo innocuo per assumere eroina. Com?è stato? Non ho sentito granché» ha detto con una risatina, prima di ammettere di essere «incredibilmente hardcore».
MEZZA SMENTITA - A questo punto la ragazza, resasi forse conto della gravità delle sue affermazioni, ha tentato di fare marcia indietro, chiedendo che non venisse scritto nulla sul delicato argomento. Niente da fare. Il testo integrale dell?intervista è finito non solo sui giornali inglesi, ma pure sul sito più pettegolo di Hollywood, quello di Perez Hilton, a cui non è parso vero di bacchettare Sienna anche per quell?infelice gioco di parole fra Pittsburgh e Shittsburgh di qualche settimana fa.
ATTACCO A BUSH - Anche sulle questioni internazionali le considerazioni della Miller sono pepatissime. Il bersaglio è George Bush: «Mi fa arrabbiare, mentre Cheney è un uomo terrificante. Noi stiamo combattendo una guerra in Iraq e molta gente ci muore per colpa di quella guerra, anche se non sa nemmeno perché è andata lì. Come posso pretendere di vivere in una democrazia quando il 78% della nazione non vuole la guerra e noi, invece, siamo ancora in guerra? Fondamentalmente, siamo sotto un regime fascista».
fonte:corriere.it