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Rotondo è bello (ma senza esagerare)

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Via alla settimana milanese. Modelle «morbide» da Elena Mirò, lecca-lecca di cioccolato per Shirt Passion. Valeria Marini eccede nel sexy spicciolo

Rotondo è bello (ma senza esagerare)

Rotonde sono rotonde, anche troppo. Il che non è bello, perché comunque anche l’obesità è un problema. Vero signora «ministra»? La domanda è spontanea, la risposta evasiva: «Non sono qui per dare giudizi estetici ». Giovanna Melandri passa oltre, soddisfatta e rimborsata del gran parlare in tutto il mondo del suo «tavolo contro l’anoressia». E ieri a Milano taglia il nastroma non «la» taglia della settimana della moda milanese.

Così ricorda «l’impegno trasversale che ha portato alla stesura del codice di autoregolamentazione» ma aggiusta il tiro sulla «38/40»: «Bisogna distinguere fra una bella ragazza magra e una ragazza anoressica e, nel caso della moda, l’indice di massa corporeo non sempre segnala i disturbi della malattia. Nel caso, fanno fede le certificazioni mediche». Eppure tutto cominciò da lì, dal tormentone «Imc», con la legge Zapatero in Spagna che obbligava le modelle ad avere un indice superiore a 18 e l’Italia pronta, inizialmente, a recepire. Solo poco dopo è arrivato il suggerimento sull’età minima, 16 anni, per sfilare. E su questo la Melandri non si smuove (perché è vero che è facile essere esili a 13 anni, ma difficile, spesso, restarlo a 20): «Sino a 16 si deve studiare e non lavorare!». E le adolescenti in tv? Spesso giovani (e magrissime) pure loro? «Arriveremo ad aprire tavoli di dialogo anche con il mondo dello spettacolo» assicura ricordando a tutti che «il 69 per cento delle ragazzine vorrebbe essere più magra». Colpa delle immagini, dei messaggi.

Dalla moda («che non è causa, non è responsabilità, però incide»), perché qui siamo, un ulteriore «sforzo»: «Un appello alle riviste perché non trasmettano più messaggi di magrezze impossibili». Con la Melandri in pista l’assessore comunale Tiziana Maiolo che se la prende anche con l’opposto: le donne «Big Jim» con «quei seni gonfiati a dismisura». D’altronde c’è da chiedersi chi ha avuto ieri la brillante idea di mettere a sedere ministro e assessore di fronte a Lele Mora e scuderia (da Costantino alla Silvstedt). Imbarazzate, le signore? No comment. La Maiolo sicuramente ispirata. E la giornata scorre. Le «rotondette», si diceva. Questa volta, appunto pure un po’ troppo. Tutte in passerella da ElenaMirò, la griffe delle taglie morbide. Capo di punta l’abito (si sa, infagotta meno) due spanne sopra al ginocchio in seta, lana e chiffon: diritto o a ruota. Vita alta e «generose» scollature. La sfida? Il colore. Come dire: troppo facile usare il nero, che assottiglia a prescindere. Per la serie: nate per soffrire!

Alle modelle «sottilette» gli altri invece non rinunciano. Tuttalpiù, come è accaduto da Shirt Passion, per combattere l’anoressia in passerella le modelle sfilano con lecca-lecca di cioccolato e avvolte da grandi pull di maglia. Coincidenza o che cosa, però è vero che l’over è nell’aria. E se non è la forma (da NormaLuisa gli abiti palloncino o trapezio), è il drappeggio (Roberta Scarpa) o il plissé e i volant (persino in pelle da .IT). Tendenza «questa sconosciuta» da «Seduzioni Diamonds », ValeriaMarini, questa volta, si fa prendere la mano ed eccede col sexy spicciolo: giarrettiere, lattex, vestaglie di raso che vestirebbero in un «second life» moderne (e virtuali) Valentina Crepax e Maria Antonietta. Bel saggio invece dai giovanissimi, vincitori del concorso Next Generation (Andres Caballero, Francesca Marchisio, Maria Teresa Mazzoni, Maria Elena Pino) al debutto-premio con collezioni gradevoli.
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fonte: corriere.it
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