Da due anni la ossessionava con minacce, lettere minatorie e pedinamenti. Finalmente è finito l'incubo per Uma Thurman, la celebre protagonista di «Pulp Fiction» e «Kill Bill» che da tempo era vittima delle minacce di Jack Jordan, un trentacinquenne californiano ossessionato dalla sua bellezza e dalla sua fama.
Secondo quanto riporta il New York Post l'uomo è stato arrestato venerdì scorso vicino alla casa newyorchese della Thurman, nel West Village.
ARRESTO - Jordan è apparso in tribunale giovedì ed è accusato di minacce e molestie: per il momentaneo rilascio è stata chiesta una cauzione di 10.000 dollari. L'ossessione di Jordan per l'attrice era nata circa due anni fa. «Sentiva che lui e Uma Thurman erano destinati a vivere insieme» ha scritto uno dei detective nel verbale di denuncia contro Jordan. «Da quando è arrivato a New York - continua il verbale ? ha dormito in una macchina e ha cercato di incontrare più volte l'attrice».BUDDISMO - Nel 2005 Jordan, grazie al comune interesse per il buddismo, ha cercato di avvicinarsi a Robert Thurman, padre dell'attrice, ma costui quando si è reso conto che Jordan ossessionava la figlia, ha subito rotto tutti i rapporti con lui. Ciò non ha fermato Jordan, che nel novembre del 2005 si è presentato sul set di un film della Thurman: ha cercato di aggirare i bodyguard affermando di essere un amico dell'attrice e di dover parlare con lei. I membri dell'entourage non si sono fatti ingannare e non lo hanno lasciato passare.MINACCE - Dopo un breve periodo passato in una clinica psichiatrica Jordan ha ricominciato con la sua ossessione. Non bastavano le lettere, le minacce e i finti incontri casuali: dall'agosto scorso Jordan ha cominciato a vivere nella sua macchina parcheggiata a pochi passi dalla casa della Thurman. Ogni giorno passava tre o quattro ore fermo davanti alla casa dell'attrice cercando di vederla. In una recente lettera spedita alla Thurman, Jordan aveva disegnato l'attrice mentre scavava una tomba. Sotto vi era scritto: «Temo che se ti vedo uscire di nuovo con un altro uomo, io mi ucciderò. Forse più tardi ci incontriamo».
fonte:corriere.it